Don Luigi Ciotti, una vita in prima linea per gli emarginati e contro le mafie

“Sono felice di dedicare la mia vita a saldare la terra con il cielo”

Oggi A Servizio degli altri si occuperà di una figura di spicco da sempre in “prima linea” nella difesa dei più emarginati

 

DON LUIGI CIOTTI

Luigi Ciotti nasce a Pieve di Cadore (Belluno) il 10 Settembre 1945. Nel 1950 la sua famiglia però emigra a Torino in cerca di lavoro: vivranno nel quartiere Crocetta, nelle baracche dei cantieri operai per la costruzione del Politecnico. Fin da ragazzo frequenta i gruppi parrocchiali del quartiere e nel 1966 promuove lui stesso un gruppo di impegno giovanile, che in seguito si chiamerà «Gruppo Abele» diventando Associazione di volontariato, allo scopo di aiutare i drogati ed i disadattati che vivevano per strada. Nel 1968 interviene all’interno degli istituti di pena minorili con progetti a sostegno degli adolescenti anche con proposte alternative alla detenzione.Nel 1972, dopo aver terminato gli studi al Seminario di Rivoli, diventa sacerdote e sarà lo stesso cardinale Michele Pellegrino ad affidargli come parrocchia “la strada” quale “luogo non di insegnamento ma di apprendimento e incontro con le domande e i bisogni più profondi della gente”. In quegli anni (1973) affronta il diffondersi della droga e apre prima un centro di accoglienza e ascolto per tossicodipendenti unico nel suo genere in Italia (il Centro Droga di via Verdi a TO) e, il 1974 vide sorgere altre piccole comunità, partecipando al contempo attivamente e con mobilitazioni di folla al dibattito sulla legge n.685: prima legge italiana non repressiva sull’uso delle droghe.
In quegli anni, lavora sul fronte della lotta alle tossicodipendenze in molti paesi, come Gran Bretagna, USA, Giappone, Svizzera, Spagna, Grecia, Jugoslavia.Nei primi anni ‘80 lavora sul piano internazionale, prima in Vietnam e in seguito sugli ex-detenuti di alcuni Paesi in via di sviluppo.Sempre in quegli anni, diventa presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e della LILA (Lega Italiana per la Lotta all’AIDS).Negli anni 90 Don Ciotti intensifica la sua opera contro la Mafia sulla scia delle stragi di Capaci e via d’Amelio e fonda il mensile Narcomafie di cui sarà a lungo direttore. Nel 1995 dà vita a «Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie», un’importantissima associazione contro la mafia che, come è riportato dal sito ufficiale, <coordina oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità democratica>. L’associazione, con Libera terra, si occupa anche di recuperare i beni confiscati alla Mafia (con Libera Terra).Obiettivo di Libera è alimentare quel cambiamento etico, sociale e culturale necessario per spezzare alla radice i fenomeni mafiosi e ogni forma d’ingiustizia, illegalità e malaffare. A questo servono i percorsi educativi in collaborazione con 4.500 scuole e numerose facoltà universitarie; le cooperative sociali sui beni confiscati con i loro prodotti dal gusto di legalità e responsabilità; il sostegno concreto ai familiari delle vittime e la mobilitazione annuale del 21 marzo, “Giornata della memoria e dell’impegno”; l’investimento sulla ricerca e l’informazione, attraverso l’Osservatorio “LiberaInformazione”; l’attenzione alla dimensione internazionale, con la rete di Flare – freedom, legality and rights in Europe.

Don Luigi Ciotti è stato anche docente presso la Scuola Superiore di polizia del Ministero dell’Interno e giornalista, collaborando a diverse testate (tra cui: La Stampa, l’Avvenire, l’Unità, il Manifesto, Il Sole-24 Ore, il Mattino, Famiglia Cristiana, Messaggero di Sant’Antonio, Nuovo Consumo) e vive sotto scorta dall’ottobre del 2014 e, quando va in Sicilia, il numero di agenti viene raddoppiato.

RICONOSCIMENTI

• 1991 è nominato Garante alla Conferenza mondiale sull’AIDS di Firenze

• 1996 è nominato Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana

• 1998 riceve a Bologna la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione, su proposta del consiglio della facoltà di Scienze della Formazione.

• 2006  riceve dall’Università degli Studi di Foggia la laurea honoris causa in Giurisprudenza.

• 2012 Premio Nazionale Nonviolenza conferitogli dall’Associazione Cultura della Pace «per la sua indefessa opera nei confronti dei più emarginati, degli ultimi della società, per il recupero degli esclusi e per il lavoro di coscientizzazione della società nei confronti del fenomeno mafioso e dei suoi meccanismi,…..”

• 2014  riceve dall’Università degli Studi di Milano la laurea honoris causa in scienze delle comunicazioni.

• 2014 riceve il Premio Passaggi, assegnato da Passaggi Festival a personalità che si sono distinte per l’attività di saggistica o per la loro figura moraleDon Ciotti è inoltre cittadino onorario di numerose città in tutta Italia.

• 2018 riceve dall’Università degli Studi di Parma la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia dell’Intervento Clinico e Sociale.

Per saperne di più:

http://www.gruppoabele.org

http://www.libera.it