Secondo appuntamento con il nostro “A servizio degli altri” per conoscere un po’ più da vicino o ricordare personalità di grande spessore che hanno dedicato e dedicano la propria vita al miglioramento di quella dei meno fortunati. Secondo appuntamento con il nostro “A servizio degli altri” per conoscere un po’ più da vicino o ricordare personalità di grande spessore che hanno dedicato e dedicano la propria vita al miglioramento di quella dei meno fortunati.
ERNESTO OLIVERO
Ultimo di nove fratelli, Ernesto Olivero nasce nel 1940 a Mercato San Severino (SA), paese dove la sua famiglia si era trasferita per lavoro. Suo padre era originario di Boves, in provincia di Cuneo, e la madre avellinese. All’età di dodici anni si trasferisce a Chieri in Piemonte dove, una volta ultimati gli studi, inizierà la sua carriera professionale in alcune industrie della zona e poi in una filiale della Banca San Paolo. All’età di 24 anni, la svolta che segna la sua vita: lascia il lavoro e, proprio nel giorno del suo compleanno, fonda il Sermig (Servizio Missionario Giovani) insieme alla moglie Maria Cerrato, conosciuta organizzando le Giornate Missionarie Mondiali, e ad alcuni amici con i quali si incontra settimanalmente a casa propria. Gli obiettivi sono altissimi: eliminare la fame e le grandi ingiustizie nel mondo, costruire la pace, aiutare i giovani a trovare un ideale di vita, sensibilizzare l’opinione pubblica verso i problemi dei poveri del terzo mondo. Il gruppo raccoglie giovani, coppie di sposi, monaci e monache ed inizia ad impegnarsi a fianco dei poveri e degli emarginati di Torino, sua città di adozione, seguendo l’insegnamento del Vangelo. La sede si trova inizialmente nell’ufficio delle Pontificie Opere Missionarie e poi, a partire dal 1969, in una chiesa del capoluogo piemontese. Il 2 agosto 1983 Olivero ottiene in gestione, dopo anni di richieste rivolte al Comune, una parte delle strutture del vecchio Arsenale militare, situato in uno dei quartieri malfamati della città. Saranno gli amici del Sermig, con l’aiuto di migliaia di giovani volontari provenienti da tutta Italia, a restaurare interamente l’edificio: un lavoro enorme!! Nasce così l’Arsenale della Pace, struttura di circa quarantamila metri quadri, dove trovano accoglienza ed assistenza immigrati, tossicodipendenti, alcolizzati, malati di AIDS e senza tetto nell’ordine delle centinaia di migliaia persone. Qualche numero per “capire” meglio : 6mila volontari attivi per una media di 2100 ore di volontariato giornaliere, 77 missioni di pace, 8250 tonnellate di medicinali, alimenti e vestiti spediti in ogni parte del mondo a chi ne ha bisogno, 15mila650 notti di ospitalità per una media giornaliera di 1900 persone accolte, 3mila pasti di media al giorno distribuiti, 3210 posti di lavoro trovati, 1milione e 650mila copie di libri venduti, valore economico calcolato dal 1964 pari a 945 milioni di euro, una mole di ‘aiuti’ erogati, per il 93%, da atti di generosità della gente comune.In seguito Olivero aprirà l’Arsenale della Speranza a San Paolo (Brasile) nel 1996 e l’Arsenale dell’Incontro a Madaba, in Giordania, nel 2003. Per la sua fama di mediatore pacato e tenace e di persona al di sopra delle parti, Olivero è stato uno dei pochi civili fatti entrare in Libano per una missione di pace nel 1988 mentre l’anno prima era stato ufficialmente inviato, dall’allora Ministro di Grazia e Giustizia Giuliano Vassalli, quale mediatore all’Isola d’Elba durante la rivolta del carcere di Porto Azzurro. Amico personale di Madre Teresa di Calcutta e di Giovanni Paolo II, ha scritto numerosi libri ed ha avuto molti riconoscimenti: Medaglia d’Oro al Merito Civile per il suo servizio verso gli ultimi, un titolo onorifico da Re Hussein di Giordania; l’organizzazione israeliana Keren Kayemeth Leisrael, in segno di riconoscenza, gli ha dedicato la piantagione di 18 alberi sulle colline di Gerusalemme, la Path to Peace Foundation delle Nazioni Unite nel 1997 lo ha nominato Servitor Pacis . Nel 2002, per aver contribuito alla risoluzione dell’assedio alla basilica della Natività di Betlemme, è stato insignito del titolo di Uomo di pace di Betlemme e Gerusalemme. L’Università di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in Sociologia. Madre Teresa, Giovanni Paolo II, e altre note personalità, religiose e laiche, straniere ed italiane (v. ad es. Norberto Bobbio e Giovanni Agnelli) lo hanno ripetutamente proposto per la candidatura al Premio Nobel per la Pace.
Date da ricordare:
• 24 maggio 1964 nasce il Sermig
• Il 2 agosto 1983 ottiene in gestione il vecchio arsenale militare torinese che trasforma in luogo di pace ed ospitalità.
Per approfondimenti:
http://www.facebook.com/ernestoolivero/
https://www.youtube.com/user/SermigTorino