Prosegue l’appuntamento con il libro del mese suggeritoci dagli Amici della San Paolo, libreria che, non dimentichiamolo, ha sempre più bisogno del sostegno nostro e della collettività empolese visto che rappresenta un’opportunità di lavoro per soggetti con disabilità che da tempo vi operano. E per i soci della Misericordia viene applicato uno sconto del 10% sul libro di copertina. Per marzo la proposta di lettura è ‘Gino Bartali, una bici contro il fascismo’.
Alberto Toscano, l’autore, analizza la figura del leggendario ciclista a partire da tutti gli aspetti del suo essere: l’uomo, lo sportivo, il credente, il marito fedele «di due mogli» (la sua bicicletta da corsa e quella in carne e ossa, Adriana), l’antifascista, l’anima controversa e schiva lacerata dalla morte prematura del fratello Giulio. Un uomo giusto, che preferiva inimicarsi il potere piuttosto che concludere una gara col saluto romano. La sua religiosità ha giocato un ruolo importante nell’avversione verso le leggi razziali, nel rifiuto dei simboli della dittatura, oltre che nello straordinario dinamismo della rete clandestina nata nel 1943 per nascondere e salvare moltissimi ebrei. Per questo motivo oggi leggiamo il suo nome sul Muro dei Giusti al Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme. «Ginettaccio» non amava parlare dei suoi meriti extra sportivi e tantomeno dei suoi «chilometri per la vita», percorsi fra la Toscana e l’Umbria per salvare gli ebrei perseguitati, procurando loro i documenti falsi, che nascondeva nell’intelaiatura metallica e nella sella della sua bicicletta. Non lo considerava un gesto fuori dal comune, ma la reazione che ogni persona dovrebbe avere di fronte alla vita minacciata degli altri. Un esempio di umanità per ricordarci la nostra. Un esempio importante soprattutto nei momenti difficili della nostra storia passata, presente e futura. La prefazione è di Gianni Mura.
Vi aspettiamo alla San Paolo