Sono ora raccolti in un libro gli atti della giornata di studi su Vincenzo Chiarugi che si è tenuta nel maggio scorso alla nostra Misericordia. In proposito ospitiamo, con grande piacere, un contributo del professor Mauro Guerrini
Vincenzo Chiarugi è il medico empolese celebre per aver gettato le basi di un approccio “umano” con i malati di mente che prima di lui venivano semplicemente reclusi e incatenati.
Ci sono alcune coincidenze nella programmazione degli avvenimenti che esaltano il tema trattato. Il nostro convegno si tiene, infatti, a quarant’anni dall’approvazione della Legge Basaglia, ovvero la legge n. 180, entrata in vigore il 13 maggio 1978, nota con il nome del suo principale ispiratore.
Il nostro concittadino Vincenzo Chiarugi (Empoli 1759-Firenze 1820), medico nell’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze e in altri nosocomi ha il merito di aver impostato per primo, in Italia e nel mondo, il problema dell’assistenza ai malati di mente in una dimensione razionale, trattando in primo luogo i malati come persone e non come “perduti” soggetti a forme di trattamento crudele.
La sua opera principale come medico – Della pazzia in genere ed in specie. Trattato medico-analitico con una centuria di osservazioni, in tre volumi, edita tra il 1793 e il 1794, apre una nuova prospettiva agli studi e alla terapia.
Egli organizza e dirige in modo scientifico il manicomio «Bonifazio», aperto nel 1788 per volontà di Leopoldo I, esponendo i suoi criteri innovativi nell’ampio Regolamento dei Regi Spedali di S. Maria Nuova e di Bonifazio del 1789.
Gennaro Bucchi, esalta la figura del medico innovatore in Ceneri di Vincenzo Chiarugi: ‘Egli fu il precursore di quasi tutta la Psichiatria moderna; anzi tutto, la umanizzò nella pratica, togliendo poveri pazzi dalla obbrobriosa coercizione fisica in cui erano soggetti: in secondo luogo, intuì col suo genio clinico molte delle verità scientifiche che costituiscono la ossatura più solida della specialità infine collegò questa alla Medicina dimostrando e sostenendo il fondamento organico della pazzia, emulo qui, più che semplice seguace, dell’altro grandissimo Italiano G. Morgagni. Empoli ha ragione di essere fiera e sempre memore di tanto illustre suo concittadino, ed io, associandomi di gran cuore alle onoranze di Chiarugi, auguro che riescano degne della sua nobile ed alta figura di scienziato, di medico e di amministratore’”.
La Misericordia di Empoli conserva le ceneri di Vincenzo Chiarugi all’interno della chiesa di santo Stefano degli Agostiniani, evidenziate da una lapide all’interno della Cappella della Maddalena. Due cose sono da notare intorno all’opera di lui ed alla sua tomba. La sua riforma razionale e veramente caritatevole per la cura per la cura dei poveri alienati di mente, dai Francesi fu attribuita al Pinel, e la sua tomba, a Careggi presso Firenze, fu quasi dimenticata a segno tale che fu veramente malagevole il rintracciarla.