Oggi, 18 luglio, è una data speciale per la nostra Misericordia. Proprio in questa data, nel 1842, l’Arciconfraternita rinacque dopo il brusco stop dovuto al Decreto di soppressione delle Confraternite Laicali emanato da Pietro Leopoldo I di Lorena su ispirazione del Vescovo Scipione de’ Ricci il 21 marzo del 1785 (solo la Misericordia di Firenze fu salvata da questo decreto). Fu solo nel 1790 che, salito al trono granducale Ferdinando III, le Confraternite furono autorizzate a riprendere la loro attività seppure in modo condizionato e la nostra ripartì, appunto, nel 1842. L’atto preliminare fu scritto in data 21 dicembre 1841, un ‘Sovrano Benigno Rescritto’ che decise la ricostituzione. Fu poi, appunto, il 18 luglio del 1842 che si svolse l’adunanza preliminare a cui erano presenti Don Giuseppe Bonistalli, delegato del Proposto di Empoli, il vicario regio Curzio Petri ed il Gonfaloniere marchese Cosimo Ridolfi. Il Capitolo empolese decise la somma di 20 zecchini d’oro a favore della Compagnia e primo Governatore venne eletto Tommaso Del Vivo. Molte delle Confraternite ricostituite dopo il 1790, trovarono opportuno procedere alla “Affiliazione” dei loro sodalizi alla Misericordia fiorentina e così fece anche la nostra in data 24 luglio. Il tutto dopo che, in data 7 aprile, l’Arcivescovo fiorentino Ferdinando Minucci aveva approvato la ricostituzione “visto che tutto tende a maggior gloria di Dio ed al vantaggio spirituale di detta terra di Empoli non meno che al lodevole scopo atti di carità e pietà”