Sono numeri importanti quelli del MiserIncamp, la tre giorni di formazione che le Misericordie del Circondario hanno organizzato lo scorso fine settimana a Coeli Aula. La segreteria dell’evento, infatti, ha tirato le somme e, per chi si è impegnato giorno e notte ad organizzare e far funzionare il tutto, il risultato è stato gratificante. Da venerdì a domenica scorsa sono stati presenti circa 100 volontari che hanno partecipato ai vari percorsi formativi preparati e curati da 20 membri dei vari staff.
Hanno partecipato le Misericordie di Empoli, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Empoli, Montelupo Fiorentino, San Miniato, San Miniato Basso, Santa Croce sull’Arno e Vinci. Graditissimi ospiti anche i confratelli di Roccasecca con i quali la Misericordia di Empoli ha allacciato un rapporto di amicizia e collaborazione in occasione delle recenti celebrazioni della Madonna del Canneto (Frosinone).
In tutto sono stati allestiti sei percorsi formativi: protezione civile, sanitario, guida in sicurezza con il fuoristrada, supporto umano in emergenza, certificativo per il taglio (motoseghe) e certificativo istruttori full-d ( defibrillazione precoce). I vari percorsi costituivano delle vere e proprie ‘isole’: emergenze idrogeologiche e pompe idrovore, gruppi elettrogeni ed impianti illuminanti, modulo accoglienza temporanea di emergenza, utilizzo degli estintori, il trasporto sicuro dei pazienti, scenari di emergenza sanitaria (simulazione), esercitazioni di defibrillazione precoce, comunicazioni radio in emergenza, montaggio tende per assistenza alla popolazione. Visto che si trattava di un campo delle Misericordie, particolarmente significative ed apprezzate sono state le presenze di Monsignor Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato e di Don Simone Imperiosi, Correttore regionale delle Misericordie, che hanno guidato dei momenti di riflessione sul significato del servizio.
Infine, c’è poi quello che non compare nei numeri ma che è fondamentale: l’aria che si è respirata nei tre giorni, specie nei momenti conviviali come la cena o il dopo cena, quando il divertimento e il piacere di stare insieme hanno preso il sopravvento su tutto.
Una bella iniziativa che è servita per formare ed aggiornare i volontari, ma anche per cementare quello spirito di gruppo che è un aspetto fondamentale quando poi si passa dalle simulazioni agli interventi veri e propri sul campo.